I listelli sul tetto

Sovente dagli addetti ai lavori sentite parlare di “doppia listellatura”: ma a cosa si riferiscono? Significa disporre una serie di listelli che servono per posizionare correttamente il manto in tegole e/o coppi e renderlo stabile, sicuro e duraturo ed al di sotto prevedere altri listelli posti perpendicolarmente ai primi e solidali alla struttura, in modo tale da permettere il moto dell’aria che, entrando dalla gronda fuoriesce dal colmo, risolvendo moltissimi aspetti, quali il caldo in eccesso, condense ed eventuali infiltrazioni. Sempre per conferire stabilità, possono poi trovarsi altri listelli: quello che stabilizza i colmi, quelli posti in prossimità della gronda (a sostegno dell’intero sistema tetto), gli eventuali rompitratta in caso di pendenze importanti.

Li scegliamo in funzione del rapporto che stabiliscono con gli altri elementi della stratigrafia, quali il tipo di tegole che sostengono, il tipo di fissaggio di cui necessitano per essere solidali alla struttura. Ricordiamo che quando fissiamo i listelli, con viti (meglio!) o chiodi, foriamo le membrane impermeabilizzanti poste al di sotto: per questo esistono particolari prodotti poliuretanici espandenti da spandere sotto i listelli che ne garantiscono l’impermeabilità.

E’ buona norma definire un “tetto ventilato”: per essere tale la norma richiede listelli di ventilazione di altezza pari almeno a 5 cm. Non sempre questo è possibile: in questi casi è bene che l’aria disponga almeno di uno strato d’aria di 2 cm. La scelta del listello di ventilazione e/o portategola potrebbe anche essere influenzata dall’altezza del sistema tetto che posso realizzare. In alcuni contesti di pregio o quando non si possano superare le altezze originarie in colmo e in gronda, infatti, il pacchetto deve essere limitato: anche i listelli.