Colore delle tegole

Nella scelta del colore del nostro tetto a volte non abbiamo molta libertà di scelta. Infatti se la nostra casa è localizzata in un centro storico od in un paesaggio di pregio, sono gli stessi strumenti urbanistici a dettare una scelta tradizionale, nella forma e/o nel colore. Un passaggio dunque da fare sarà ad esempio quello di selezionare la nuance più adeguata ai luoghi ed alla loro storia come ad esempio:

• quella rosso mattone se siamo in Piemonte

• quella rosata nel centro Italia

• quella giallastra in Sicilia e via dicendo.

In base dunque alla località abbiamo diverse possibilità di scelta, l’importante è porre sempre attenzione al contesto climatico e geografico.

Non è solo il colore a dettare le regole estetiche ma anche la finitura, che esprime caratteristiche che hanno a che fare con la tattilità.
Il colore invece può essere diffuso in modo omogeneo, fermo od essere disomogeneo, più mosso. 
Le finiture antichizzate ad esempio rimarcano e suggeriscono il ruolo della “patina del tempo”.
La superficie potrà essere:

• lucida e riflettente

• opaca e morbida

Nello scegliere la finitura per il proprio tetto si possono cercare anche risultati volutamente "disorientanti", come ad esempio quando si unisce un colore tradizionale su una forma lineare, piana, essenziale.

Non è un caso se i tetti nei climi caldi sono bianchi, dal momento che devono riflettere il caldo.  I tetti italiani, tuttavia, esprimono i colori dei materiali tradizionalmente presenti: l’argilla, il legno, la pietra. 
Ecco allora che è ai pacchetti tetto ed alla ventilazione sottotegola che si delega la funzione di allontanamento del caldo eccessivo. In montagna in estate la tegola scura non può che comportare benefìci: l’assorbimento dell’irraggiamento durante il giorno comporterà un maggiore comfort interno di notte, quando le temperature scenderanno.