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La geometria del tetto ed in particolare la pendenza delle falde costituiscono un aspetto da valutare con grande attenzione quando ripensiamo al nostro tetto.
Ma come ci dobbiamo comportare quando siamo in presenza di bassa pendenza?
Le coperture a bassa pendenza, che non vanno confuse con con quelle piane, sono definite da una pendenza compresa tra l’1-5% e sono quelle caratterizzate da un’inclinazione inferiore al 30% (16,7°).
Le ritroviamo ad esempio negli edifici più contemporanei, in quelli ubicati nelle località caratterizzate da un clima mite, negli immobili che sono stati rialzati o in cui è stato possibile rifare la copertura con limitazioni di altezze in colmo e/o in gronda oltre che nei fabbricati pertinenziali alla residenza (garage, magazzini, tettoie…).
La pendenza delle falde incide profondamente nella gestione dell’acqua piovana. Più le falde sono inclinate, più l’acqua scorre via rapidamente. Il deflusso può, invece, essere più lento e problematico nelle inclinazioni contenute. Ecco che in tal modo il rischio di infiltrazione è più probabile e possiamo osservare acqua in casa e, nei casi più estremi, una minor efficienza del pacchetto isolante perchè il materiale coibente si è bagnato e quindi non isola più o isola meno fino ad arrivare all’intaccamento della struttura portante, specie se lignea, con evidenti problematiche di natura statica.
Dalla valutazione delle esigenze alla richiesta di un sopralluogo, dalla definizione di un preventivo alla scelta dell’impresa e del prodotto: una breve guida che sintetizza tutte le fasi per eseguire un intervento sul tetto di casa.
Per ogni tegola in commercio il produttore dichiara e garantisce il buon funzionamento fino ad una certa pendenza.
Alcune funzionano con una pendenza minima del 35% (19°), altre al 30% (16,7°), altre ancora al 25% (14°). Questo significa che al di sotto di queste inclinazioni la tegola assolve un ruolo sostanzialmente estetico: per questo sarà indispensabile inserire una membrana di impermeabilizzazione secondaria particolarmente performante per evitare che si creino infiltrazioni e proteggere l’isolante.
Esistono tegole speciali per bassissime pendenze, funzionali addirittura al 10% (5,7°).
In questi casi è la tegola stessa a proteggerci, smaltendo efficacemente l’acqua meteorica ed evitando l’infiltrazione causata sia dalla risalita dell’acqua spinta dal vento, sia il cosiddetto “effetto diga”, ovvero l’accumulo generato dalla formazione del ghiaccio che può ostacolare il corrette deflusso, portando acqua in casa. Naturalmente queste tegole assicureranno anche un'ottima resa estetica della copertura, essendo disponibili in colori e finiture differenti.
Se osservi problemi in copertura, la prima cosa da fare è richiedere un sopralluogo da parte di un’impresa competente che verificherà l’entità del danno. Qualora si necessiti di una sola sostituzione del manto, l’intervento sarà facile e veloce. Se sarà necessario, invece, intervenire in modo più consistente, magari anche a livello strutturale o di efficientamento energetico, sarà necessario affidarsi ad un tecnico che procederà con le verifiche ed analisi necessarie.
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