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Con la legge di bilancio 2022 sono stati riconfermati e prorogati fino al 31.12.2024 alcuni bonus utili per interventi di ristrutturazione.
I Bonus a cui facciamo riferimento sono nello specifico:
al Bonus ristrutturazioni, per il recupero del patrimonio edilizio esistente con una detrazione del 50% su una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare;
all’Ecobonus ordinario, per la riqualificazione energetica al 50 o 65% e per le parti comuni al 70-75% o 80-85% in caso di opere finalizzate anche alla riduzione del rischio sismico;
al Sismabonus ordinario, qualora si adottino misure antisismiche e lavorazioni per la messa in sicurezza statica degli edifici nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3 (sismabonus al 50%, 70-80%, 75-85% compreso il bonus spettante a chi acquista immobili in tali zone realizzati mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici).
Relativamente a questi tre Bonus assistiamo anche ad una sorta di semplificazione degli adempimenti: laddove vengano previste opere da realizzarsi sulle singole unità immobiliari o su parti comuni identificate come “attività in edilizia libera” o la cui spesa risulti inferiore a 10mila euro, non occorrerà produrre il visto di conformità per l’attestato di congruità delle spese; rammentiamo che le spese necessarie per produrre questi due documenti sono detraibili alla percentuale di quota delle detrazioni a cui si riferiscono.
Stessa riconferma e proroga anche per il Bonus verde, confermato con un’aliquota al 36% fino al 31.12.2024 e per un tetto massimo di spesa pari a 5mila euro per unità immobiliare ed una cifra identica anche sulle parti comuni esterne ai condomini, calcolata per ogni singola unità abitativa
Il Bonus facciate, infatti, pur essendo prorogato per tutto il 2022, vede ridursi l’aliquota, che scende dal 90% al 60% per tutte le spese finalizzate al recupero o restauro delle facciate esterne degli edifici esistenti ubicati in zona A o B (incluse la sola pulitura e tinteggiatura).
Relativamente al Bonus mobili è stato ridimensionato il tetto massimo di spesa per quelle detrazioni destinate all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad immobili per i quali sono in atto dal 1° gennaio dell’anno precedente i lavori di ristrutturazione: la quota si mantiene pertanto pari al 50% fino al 31.12.2024 ma con un tetto massimo di spesa che scende da 16 a 10mila euro. Tale riduzione scenderà ulteriormente negli anni successivi (2023 e 2024) a 5mila.
Anche il Bonus acqua potabile, previsto per il 2021 e 2022 e diverso dal Bonus idrico da 1000 euro, è prorogato fino al 2023 con un’aliquota del 50% per quelle misure volte a razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, pertanto all’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento ed addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati a migliorare la qualità delle acque destinate al consumo umano.
Nell’ambito dell’abbattimento delle barriere architettoniche arriva la possibilità di detrarre al 75% le spese necessarie per acquistare ed installare ascensori e montacarichi (ovviamente sempre in edifici preesistenti), con tetti di massima differenziati:
50mila negli edifici unifamiliari o negli edifici plurifamiliari composti da unità funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi esterni
40mila per ogni unità immobiliare componente un edificio da 2 a 8 unità
30mila per ogni unità immobiliare componente un edificio caratterizzato da più di 8 unità immobiliari.
Il Bonus vale anche in caso di sostituzione dell’impianto, relativamente alle spese di smaltimento e bonifica dell’impianto sostituito. Per ottenere questo Bonus si devono rispettare i requisiti di cui al DM 236 del 14.06.1989.
A seguire ecco invece un dettaglio di quelli che sono Bonus ordinari utili per programmare interventi sul proprio tetto o su un eventuale sottotetto.
Bonus ristrutturazioni al 50%
possiamo utilizzare questo tipo di detrazione se decidiamo di rifare il manto del nostro tetto. Qualora non si rientri nelle casistiche dei vari bonus di efficientamento energetico o si desideri solo sostituire il vecchio tetto, questo bonus copre le spese delle tegole o dei coppi, di tutti i pezzi speciali che rendono il manto funzionale (paraneve, tegole di aerazione, soluzioni in gronda e in colmo…) nonché dei dispositivi anticaduta, che rendono la copertura un luogo di lavoro sicuro e ci fanno vivere più sereni ogni qual volta un lavoratore acceda al tetto (antennisti, manutentori…).
Ecobonus ordinario
Vogliamo migliorare la risposta energetica della nostra mansarda abitabile ma non desideriamo, o possiamo, accedere ai Superbonus al 110% perché non ne raggiungiamo i requisiti (il salto delle due classi energetiche)?
Oppure semplicemente abbiamo un sottotetto disabitato - ma con i requisiti igienici adeguati di legge - e lo vogliamo coibentare? Le detrazioni dell’ecobonus alle varie aliquote rappresentano un’ottima alternativa e ci consentono di realizzare una stratigrafia isolante in copertura che ci fa recuperare spazio “caldo” (se abbiamo agito nel rispetto della normativa esistente sui sottotetti) e vivere in una situazione di maggior comfort. Questo, naturalmente, vale anche per le coperture piane qualora coprano ambienti residenziali abitati: anche in questo caso l’efficientamento della copertura continua comporta gli stessi vantaggi.
Sismabonus ordinario
Se il nostro edificio – con qualunque destinazione e per qualunque soggetto - è ubicato in una zona sismica (a rischio sismico 1, 2 e 3) possiamo intervenire con opere tese alla messa in sicurezza statica dell’intero edificio e quindi intervenire in modo più consistente rivedendo anche l’assetto strutturale del tetto. Il rifacimento strutturale comporta la realizzazione ex novo anche di tutta la stratigrafia di copertura, affinché questa sia funzionale.
Bonus verde
Se abbiamo la fortuna di avere un tetto piano sulla nostra casa, possiamo renderlo uno spazio verde. Questo bonus infatti riguarda la sistemazione a verde, la definizione di giardini pensili – più o meno intensivi od estensivi (dal prato al giardino vero e proprio fino ad arrivare ad un piccolo orto), compresa l’installazione del sistema di irrigazione. Questo intervento può essere particolarmente interessante anche nel caso di condomini, che potranno godere così di uno spazio esterno aggiuntivo.
Ecco quindi che a seconda delle nostre esigenze sul tetto, possiamo intervenire in modo diverso, arrivando a delineare una nuova copertura molto più performante sotto tanti punti di vista:
estetico (grazie al nuovo manto o al rinverdimento della superficie piana)
strutturale (qualora necessitassimo di un tetto stabile e sicuro)
energeticamente adeguato
sicuro.
Il preventivo dell’intervento in copertura deve riguardare non solo le lavorazioni specifiche sopra richiamate ma anche altri costi, tra i quali:
1. le spese tecniche dei differenti progettisti specialisti: strutturista, termotecnico, tecnico che redige e trasmette agli enti preposti le istanze autorizzative (SCIA, CILA, Permessi, Autorizzazioni paesaggistiche..), coordinatori della sicurezza, Direttore dei Lavori, eventuali certificatori energetici
2. costi di approntamento del cantiere
3. costi annessi alla sicurezza
4. costi legati alla logistica (accessibilità del luogo, mezzi utilizzati..)
5. costi oneri legati al progetto (oneri di segreteria, marche da bollo..)
6. IVA ed oneri fiscali