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Sul tetto si può intervenire in tanti modi e molto dipende anche dallo stato in cui è la copertura e dalle esigenze che desideri soddisfare. Ecco le principali categorie di intervento ed i rispettivi costi.
Quando vogliamo intervenire sulla nostra casa dobbiamo considerare sempre alcune categorie di costi che dovremo affrontare.Questi, in misura maggiore o minore, riguarderanno:
la progettazione più o meno specialistica ed approfondita dell’intervento. Questo implica il coinvolgimento in alcuni casi di uno strutturista, di termotecnici o di esperti di impianti in copertura;
la redazione delle eventuali istanze da consegnare agli Enti e oneri/diritti annessi come il Genio Civile sulla parte strutturale, la relazione paesaggistica, CILA, SCIA o Permessi;
le forniture dei materiali selezionati;
le lavorazioni vere e proprie;
i costi di cantiere (allestimento, baracche, recinzioni, ..)
i costi annessi alla sicurezza (coordinatori in fase progettuale ed esecutiva ma anche ponteggi, reti, gru…).
Rifare un tetto in legno richiede di prevedere lo smantellamento della struttura esistente, con conseguente costi di conferimento in discarica se non si utilizza diversamente il materiale, ed infine il costo di realizzazione di una copertura nuova in tutte le sue parti, ovvero travi di colmo, di bordo, travature secondarie, listelli, passafuori, etc. Spesso potrebbero essere inseriti anche nuovi abbaini, solitamente lignei, o lucernari ed altre discontinuità (comignoli, sfiati, etc..) che impattano sul costo complessivo della nuova struttura.
Si aggiungono poi anche i costi di:
un assito, che definirà l’appoggio planare degli altri materiali della stratigrafia impermeabilizzante e coibente
un manto di copertura
altri elementi che contribuiscono alla stabilità del manto come listoni di partenza, listellature di fissaggio ed altre soluzioni per l’aerazione in gronda e in colmo.
Ricordiamoci che anche i dispositivi anticaduta dovranno essere solidali con la struttura, per garantire la sicurezza di utilizzo.
Dalla valutazione delle esigenze alla richiesta di un sopralluogo, dalla definizione di un preventivo alla scelta dell’impresa e del prodotto: una breve guida che sintetizza tutte le fasi per eseguire un intervento sul tetto di casa.
Quando ristrutturiamo, specie nei centri storici e nei luoghi di pregio e/o vincolati, riproponiamo il “manto di recupero”. Ciò significa prevedere le seguenti lavorazioni con i relativi costi:
lo smantellamento dei coppi esistenti
la valutazione, coppo per coppo, di un loro possibile riutilizzo
il trasporto e conferimento in discarica di quelli ammalorati (sempre che non vengano riutilizzati in cantiere come sottofondazioni o sottomurazioni)
l’accatastamento dei coppi “funzionanti”
il rifacimento della listellatura di appoggio
la posa dei coppi di canale, eventualmente nuovi
il riposizionamento dei coppi di coperta preesistenti, precedentemente accatastati o, in loro assenza o se insufficienti, integrandoli con coppi di recupero acquistati nei magazzini edili.
E’ indispensabile, inoltre, prevedere i sistemi di aggancio di ogni coppo nonchè sistemi anticaduta che non ne comportino il sollevamento al passaggio degli operatori, con rischi di rotture ed infiltrazioni.
Per aumentare la vivibilità della nostra mansarda possiamo:
inserire una coibentazione se prima era assente e questo prevede i costi del materiale isolante opportunamente scelto e dimensionato da uno specialista e quelli della sua posa in opera;
efficientare la stratigrafia esistente con un nuovo pacchetto più performante. In questo caso, oltre ai costi di fornitura e posa, dovremo anche considerare quelli di smantellamento e smaltimento dei materiali precedentemente presenti, oggi non più adeguati.
I materiali isolanti ed impermeabilizzanti vengono valutati progettualmente al metro quadro e normalmente si acquistano in confezioni.
Se desideriamo un tetto davvero efficiente, dobbiamo considerare che la ventilazione ha un ruolo essenziale nello smaltimento della condensa, nell’asciugare piccole infiltrazioni, nella gestione dell’eccesso di calore. Il tetto è ventilato quando è costituito da una camera di ventilazione adeguata (circa 5 cm) creata da listellature che seguono la pendenza delle falde, non ostacolate da altro materiale, che consentono l’accesso dell’aria in gronda e la sua fuoriuscita sul colmo, secondo un moto continuo.
Perchè ciò accada si devono prevedere soluzioni adeguate, specificamente studiate come griglie, parapasseri, colmi ventilati e sottocolmi, tegole di aerazione. Un buon progetto del tetto non può non comprendere questi materiali.
Se vuoi intervenire ampliando il volume della casa in altezza, è importante ricordare che la sopraelevazione di una copertura costituisce un aumento del volume di un edificio ed una modifica della sua sagoma, cosa non sempre e non ovunque ammessa dagli strumenti urbanistici. Quando lo è, in genere è un’azione onerosa: pertanto dobbiamo considerare che una parte di denaro va versata alla Pubblica Amministrazione.
Da qui in poi valgono le considerazioni di costo già precedentemente citate in merito:
alla rimozione del preesistente
all’integrazione “ strutturale rispetto alla parte di immobile preesistente.
alla stratigrafia della copertura
Nei condomìni le voci di costo sono le medesime di quelle fin qui identificate Tuttavia si devi intervenire sul condominio in genere, si devono tenere in conto di alcuni fattori e variabili che impattano sul preventivo finale:
superfici più estese
costi più estesi di assicurazione, tutela verso terzi e di sistemi antifurto
costi più elevati di ponteggi, gru, reti e voci legate alla logistica di cantiere, in considerazione della sua ubicazione, accessibilità, spazi utilizzabili e relazione con la viabilità circostante
eventuale occupazione di suolo pubblico, tutte voci, naturalmente, che si “spalmano” su più soggetti
Il tetto di una villa, a parità di costi di fornitura e posa delle soluzioni stratigrafiche già enunciate, può essere condizionato da particolari esigenze estetiche che richiedono soluzioni specifiche. Tra queste emergono, ed hanno un costo, ad esempio:
la necessità di un’autorizzazione specifica da parte della Commissione del Paesaggio/Soprintendenza
la richiesta di materiali e sistemi costruttivi da tutelare e valorizzare (strutture lignee visibili, coppi di recupero, …)
soluzioni di mitigazione di impatto (es. frontalini in rame per celare l’aumento del pacchetto isolante o particolari sistemi anticaduta).
Se hai bisogno di un sopralluogo o di un supporto tecnico per comprendere quale problema ha il tuo tetto, chiedi un intervento al tecnico più vicino a te.