Nuove disposizioni legislative in ambito energetico ed impatti in edilizia

Cosa cambia per le nostre case (e le nostre tasche) con il nuovo Decreto Bollette ed Energia.
Tetto dall'alto centro storico Mondovì
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Nei giorni scorsi il Governo ha approvato un Decreto Legge che si esprime, tra le altre cose, sulle politiche nazionali in termini di energia, investimenti e produttività delle imprese, motivo per cui tale decreto è noto anche come Decreto Energia 2022.

Pubblicata in GU Serie Generale n. 98 del 28.04.2022, la L. n. 34/2022 di conversione del decreto 01.03.2022 n. 17 rafforza alcune misure e ne crea di nuove sia per ridurre il costo dell’energia, potenziare la produzione nazionale e semplificare gli iter autorizzativi per la realizzazione di nuovi impianti, sia per aiutare le imprese colpite dalla crisi, fronteggiando il grosso problema del rincaro dei materiali e delle materie prime, particolarmente evidente anche in ambito edilizio specie a fronte delle limitate tempistiche a cui sono vincolate le dinamiche delle detrazioni fiscali (Bonus al 110% in testa).

Tra i tanti aspetti anche fiscali a cui si dà una nuova risposta (crediti d’imposta, fondi di sostegno per le filiere maggiormente colpite dalla crisi…), la norma si esprime anche su temi che coinvolgono direttamente le nostre case e le loro trasformazioni in termini di efficientamento energetico.

Casa tetto falde

Tra gli argomenti chiave, infatti, troviamo:

  1. l’individuazione di nuove aree idonee ai fini dell’installazione degli impianti di produzione dell’energia da fonti rinnovabili e la semplificazione dei procedimenti relativi alla realizzazione degli impianti stessi;

  2. la tanto attesa traslazione del limite temporale della detrazione al 110% per gli edifici unifamiliari; per questi, infatti, si deve effettuare almeno il 30% dell’intervento complessivo non più entro la data del 30 giugno ma quella del 30 settembre 2022, rendendo disponibile qualche settimana in più per le lavorazioni; 

  3. la previsione di nuove misure per fronteggiare il caro-materiali e l’aumento dei prezzi dei carburanti e dell’energia.

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Le conseguenze in ambito edilizio del Decreto energia

Entriamo un poco più nel dettaglio degli effetti “pratici” di questa legge, riferendoci particolarmente al patrimonio edilizio ed alle dinamiche che lo stanno coinvolgendo. 

Le principali novità riguardano:

  • qualora si sia optato per la fruizione delle detrazioni fiscali sotto forma di cessione del credito o di sconto in fattura, è stata definita la quarta cessione di credito; oltre alle tre cessioni già precedentemente concesse (una libera e le due successive vincolate in favore di banche ed intermediari), si prevede così un’ultima cessione a favore di soggetti con i quali le banche abbiano concluso un contratto di conto corrente, senza possibilità di ulteriore cessione;

  • la proroga delle cessioni del credito al 15 ottobre 2022 per le aziende/imprese soggetti IRES e i titolari di partita IVA;

  • l’estensione dell’ambito degli interventi rientranti nella disciplina del Superbonus al 110%, coinvolgendo anche l’installazione di sonde geotermiche necessarie per gli impianti geotermici;

  • la possibilità di rientrare nell’ambito della ristrutturazione edilizia con Permesso di Costruire anche in zone vincolate ai sensi dell’art. 142 del D.Lgs. 142/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio); ovvero, a differenza di quanto precedentemente previsto, nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico gli interventi di demolizione e costruzione oltre che di ripristino di edifici crollati o demoliti costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia anche laddove non si mantengano sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell'edificio preesistente e siano previsti incrementi di volumetria, subordinando l’azione al permesso di costruire;

  • la definizione di misure di compensazione dei materiali da costruzione, a seguito dei rincari recentemente avvenuti.

Vescovado a Mondovì - Tetto in legno

Iter semplificato per impianti solari fotovoltaici e termici sul tetto

Poiché frequentemente abbiamo evidenziato quanto il tetto, nella sua soluzione a falde e/o piano, costituisca una delle sedi privilegiate per l’inserimento di impianti solari termici e fotovoltaici, siamo particolarmente colpiti dall’art. 9 della legge, che semplifica gli iter di installazione rendendo libera (quindi non subordinata all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti di assenso) l’installazione - con qualunque modalità - di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, ivi comprese strutture, manufatti ed edifici già esistenti all’interno di comprensori sciistici e la realizzazione di tutte le opere funzionali alla connessione alla rete elettrica, relative pertinenze, compresi eventuali potenziamenti e/o adeguamenti della rete esterna alle aree dei predetti edifici.

Questo si applica anche nel caso di sussistenza di vincoli di cui all’art. 136, comma 1, lettera c) “immobili di pregio e nuclei storici”, ai soli fini dell’installazione di pannelli integrati nelle coperture non visibili dagli spazi pubblici esterni e dai punti di vista panoramici, fatta eccezione per le coperture i cui manti siano realizzati in materiali della tradizione locale. Tutto ciò ad eccezione degli immobili o delle aree definite da provvedimento amministrativo come di notevole interesse pubblico, nel cui caso l’amministrazione competente deve rilasciare l’autorizzazione ai sensi del Codice dei beni culturali e paesaggistici. 

Venzone veduta aerea

La legge si esprime inoltre su altre casistiche più ampie di impianto (in aree agricole, in contesti industriali, ..) e per altre forme di energie rinnovabili.

Tra le novità va comunque segnalata l’estensione dell'ambito di applicazione del modello unico semplificato, già in uso per i piccoli impianti fotovoltaici sulle coperture fino a 50 kW anche a quelli compresi tra i 50 ed i 200 kW realizzati in edilizia libera

Le opportunità del Decreto Energia per la propria abitazione

In considerazione di queste novità appare evidente quanto sia strategico, a fronte della crisi energetica e del rincaro dei prezzi, optare per soluzioni quanto più autonome per la propria abitazione. Ecco che utilizzare risorse disponibili in natura, come l’irraggiamento solare e una buona esposizione, definiscono un grosso vantaggio per chi voglia sganciarsi da forniture di energia sempre più costose ed incidenti in termini negativi sull’ambiente.

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