Come sta il tuo edificio? Regole di un edificio salubre

Rispolveriamo insieme nozioni quali “impermeabilizzazione”, “traspirazione” e “ventilazione” e i principi che le determinano per capire come funzionano le nostre abitazioni.
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Il benessere all’interno degli spazi abitativi

ll benessere ambientale è ormai un’esigenza irrinunciabile, incide sulla salute psico-fisica dell’individuo, sulle componenti culturali e sociali che lo circondano nonché sul suo rendimento nelle attività che svolge.

L’Istituto americano ASHRAE lo definisce come quel particolare stato mentale “che esprime soddisfazione con l’ambiente circostante”.

Come raggiungiamo la condizione “ideale” di benessere all’interno dei nostri spazi abitativi?

Quali sono i parametri su cui dobbiamo agire con le giuste scelte e l’individuazione delle corrette soluzioni?

Ecco una sintesi degli elementi particolarmente influenti:

  • Temperatura

Quella proprietà fisica che registra il trasferimento di energia termica da un sistema all’altro e che, più semplicemente, quantifica le comuni nozioni di “caldo” e di “freddo” che vengono normalmente percepiti dal nostro corpo (pensiamo alla difficoltà di vivere un ambiente domestico o lavorativo quando queste due componenti eccedono o scarseggiano…).

  • Umidità

La quantità d’acqua o di vapore acqueo contenuta nell’atmosfera od in un ambiente. Quanta ne produciamo all’interno dei nostri spazi abitativi ad esempio la sera, quando cuciniamo, svolgiamo le attività domestiche o semplicemente respiriamo? E quanti danni può determinare un suo eccesso in termini di infiltrazioni, condensa, risalita capillare e via dicendo?

  • Ricambio dell’aria

È importante aerare i nostri locali. Le abitudini di vita di un tempo affidavano questa azione alle donne di casa, che di frequente aprivano le finestre e “cambiavano l’aria”. I materiali ed i sistemi costruttivi con cui si costruivano le abitazioni, inoltre, favorivano automaticamente dei micro-scambi tra interno ed esterno.

Oggi, con lo stile di vita che conduciamo, tutto è più difficile e sovente non rimane nessuno a “ventilare”. Ci dobbiamo pertanto affidare a sistemi meccanizzati di aerazione. La normativa, che ormai ci guida in molte azioni, evidenzia che il ricambio è corretto ed efficace quando “sposto” ogni ora il 30% del volume interno d’aria attraverso modalità la ventilazione naturale, manuale e/o meccanica

  • Isolamento acustico

È necessario limitare il disagio crescente derivante dalle attività esterne all’edificio (traffico veicolare, attività produttive, funzionamento di apparecchiature varie, vociare dei vicini, ecc.). Inoltre, è importante ridurre le conseguenze sonore determinate dalle attività che noi stessi produciamo, attraverso adeguati sistemi di insonorizzazione acustica.

Le regole per un edificio salubre

Tutti gli elementi che realizzano “l’involucro edilizio” sono condizionati dagli aspetti menzionati in precedenza, e la copertura gioca un ruolo fondamentale nella determinazione del comfort.

Per questo ricordiamoci sempre di:

  1. Isolare, a terra, verso l’esterno, nei suoi livelli intermedi, ci consente di confrontarci con temperature adeguate e salutari, tanto in estate quanto in inverno. Il corretto isolamento ci permette di risparmiare in bolletta, di non “affaticare” la rete elettrica nazionale e di non inquinare disperdendo energia e consumando risorse limitate;

  2. Ventilare il più possibile, possibilmente naturalmente, per evitare di affidarci costantemente ad ulteriori componenti impiantistiche; quando i nostri ritmi di vita ci costringono a tornare a casa solo alla sera, tuttavia, affidiamoci a sistemi di ventilazione meccanica all’avanguardia;

  3. Impedire  il sorgere di muffe: oltre alla ventilazione, utilizziamo materiali igroscopici, come il legno, il gesso, che ci aiutano a gestire autonomamente il corretto equilibrio di umidità;

  4. Fare attenzione alla condensa ed alle eventuali risalite di acqua per capillarità: esistono sistemi diffusi di controllo di questi fenomeni;

  5.  Utilizzare sistemi passivi: in copertura, ad esempio, esistono tegole ed altri materiali che riducono l’assorbimento del calore estivo in eccesso, così possiamo evitare il condizionatore;

  6. Installare infissi di ultima generazione, per evitare spifferi e dispersioni tipiche degli anni addietro. Questi gestiscono sia il mantenimento delle corrette condizioni climatiche interne sia l’abbattimento della trasmissione del rumore.

  7. Progettare accuratamente, affidandosi a professionisti del settore, anche gli altri elementi costruttivi causa di “ponti acustici”: elementi di facciata, murature esterne, porte e portoni, vetrate, solai, controsoffitti e contropareti.

 Inoltre, quando parliamo di edificazione di una nuova casa diventa essenziale confrontarsi con l’intorno, pensando:

  • all’esposizione ed alla conseguente definizione della forma, alla disposizione di ambienti ed aperture;

  • alla presenza della vegetazione che ci aiuta naturalmente ad ombreggiare, proteggere e ventilare.

Scarica la guida all'isolamento del tetto

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