Come superare il vincolo in altezza di una sopraelevazione con un tetto a bassa pendenza

L’aggiunta di un piano in una casa in zona sottoposta a vincolo aeroportuale ha richiesto la realizzazione di un tetto a bassa pendenza che consentisse l’abitabilità degli ambienti sottostanti con una quota massima contenuta vista la vicinanza all’aeroporto di Torino.
Superare il vincolo altezza di una sopraelevazione con tetto bassa pendenza
Superare il vincolo altezza di una sopraelevazione con tetto bassa pendenza
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I vincoli del progetto di sopraelevazione

La scoperta di un vincolo in altezza dovuto all’aeroporto ha condizionato lo sviluppo del progetto di sopraelevazione di questa villetta a Ciriè.

Seppur distante circa 5 km in linea d’aria dall’aeroporto Torino Caselle, l’impossibilità di superare la quota massima di 347,59 m e la necessità di garantire un’altezza sufficiente agli ambienti al di sotto della copertura ha costretto la progettista a cercare una soluzione diversa da quella inizialmente ipotizzata con la necessità di realizzare un tetto con delle falde dalla inclinazione molto ridotta.

Il dubbio della progettista se l’intervento fosse realizzabile anche con una pendenza così bassa delle due falde è stato fugato contattando BMI.
Grazie alla consulenza dei tecnici BMI Expert, ai quali sono stati messe a disposizione le tavole di progetto e la documentazione riguardante i limiti di trasmittanza termica derivati dalla ex legge 10, è stato messo a punto un pacchetto di copertura della pendenza di solo il 19,5% perfettamente rispondente al caso pratico e al progetto elaborato, garantendo le prestazioni energetiche e il comfort richiesti con uno spessore molto contenuto.

Alla professionista è stato quindi consegnato gratuitamente un fascicolo tecnico con i dettagli della stratigrafia di copertura e l’indicazione di tutti i materiali da utilizzare.

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Le scelte progettuali del tetto

Le scelte progettuali del tetto

  • Per il manto di copertura è stato previsto l’utilizzo delle tegole cementizie Coppo Titan, una soluzione specifica per basse pendenze, fissate su una doppia listellatura in legno a formare un’adeguata intercapedine di ventilazione;

  • A monte e valle dei lucernari e comignoli sono state inserite nell’apposita tegola di raccordo delle calotte di aerazione;

  • vista l’ubicazione in zona 1 Alpina dell’immobile, sulle falde sono state previste anche delle tegole paraneve ancorate alla struttura con fissaggio meccanico mentre per la messa in sicurezza della copertura è stata prevista l’installazione di una linea di ancoraggio flessibile in corrispondenza del colmo.

  • l’isolamento è costituito da pannelli isolanti Climafirst in poliuretano con schiuma PIR dello spessore di 12 cm, battentati sui quattro lati e rivestiti con un film in alluminio sulle due facce;

  • la superficie dei pannelli, inoltre, è ricoperta con una membrana sintetica traspirante anticondensa con due nastri acrilici integrati. Vengono garantite così la perfetta impermeabilità del pannello insieme a tempi di posa ridotti con una conseguente riduzione dei costi.

  • al di sotto dell’isolante, sull’assito in legno soprastante la struttura in travi, è stata posata una membrana Veltitech 145 con nastro Divotape per la tenuta all’acqua e all’aria delle giunzioni.

Sono state così soddisfatte tutte le esigenze rispondendo sia ai vincoli aeroportuali sia a quelli prestazionali con grande soddisfazione della committenza che altrimenti avrebbe dovuto rinunciare all’ampliamento dell’abitazione.

“Siamo riusciti a rispettare non solo il vincolo architettonico e quello aeroportuale – conferma la geometra Alessandra Mirante – ma anche i valori di trasmittanza termica mantenendo uno spessore molto ridotto visto che l’intero pacchetto è risultato alto meno di 20 cm. È stato quindi possibile realizzare l’intervento con enorme soddisfazione sia da parte mia che da parte della committenza. Ringrazio pertanto BMI per il servizio di consulenza che offre a tutti i professionisti”.

Stratigrafia Bassa Pendenza Cirie

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